Con il titolo "AUGUSTO GENNARI - I sentieri dell'arcano viaggiatore" venerdì 29 settembre alle ore 21 verrà presentato nello spazio recentemente ristrutturato del Mississippi a Gabicce Mare, il nuovo volume dedicato all'artista, edito da NFC edizioni, nella collana arte contemporanea.
Arriva dunque al traguardo il catalogo generale sull'opera di Augusto Gennari a dieci anni dalla sua scomparsa (1943-2013). Saranno presenti il Sindaco di Gabicce Mare, Domenico Pascuzzi, l'Assessore alla Cultura Rossana Biagioni e Fausto Caldari di Rivierabanca.
Il catalogo, curato da Annamaria Bernucci, si avvale della collaborazione di studiosi ed estimatori e di quanti conobbero Augusto Gennari, percorrendone la storia artistica e umana. Contiene testi di Maria Virginia Cardi, Mario Cancelli e Andrea Parma e un'ampia selezione delle opere dalla fine degli anni '60 all'ultimo decennio di attività. La presentazione del volume è affidata a Gianfranco Angelucci, regista e sceneggiatore che ha tracciato la prefazione al volume. Il catalogo si snoda come un lungo racconto fatto di immagini, strutturandosi come indagine dentro le ragioni e le spinte emotive di un'artista cresciuto al riparo della provincia dalla quale, ad eccezione di alcuni viaggi di formazione giovanili, non si è mai allontanato. Testimonianza di un fare e di un sapere cresciuti appartati e autentici, inseguendo ed elaborando pensieri e agire artistico, misurandosi con la fisicità della materia.
Fu proprio negli ambienti del celebre Mississippi, piattaforma protesa sul mare di Gabicce, che venne realizzata nel 2016, tra le mostre postume dedicate ad Augusto Gennari, una significativa retrospettiva dal titolo "Viaggiatori di mare". Il Comune di Gabicce Mare detiene inoltre in esposizione permanente numerose opere dell'artista conservate nel Nuovo Municipio, per cura dell'Arch. Michele Bonini, mentre altre sculture in bronzo sono dislocate negli spazi verdi pubblici a beneficio del decoro e abbellimento urbano.
Augusto Gennari nasce infatti a Misano Adriatico nel 1943, muore a Cattolica nel 2013. Era vissuto a Gabicce Monte con la famiglia. Un triangolo geografico che insiste su questa parte meridionale di Romagna mai abbandonata. Autodidatta, si avvicina alla pittura dai primi anni ’60. Si reca a Parigi nel’66 per oltre sei mesi dove conosce il pittore Riccardo Licata. Nel ’69 frequenta l’Accademia di Venezia sotto la guida del maestro Luigi Tito. In questi anni ha occasione di conoscere e frequentare Carmelo Zotti, Emilio Vedova. Nel ’75 è alla Quadriennale Romana selezionato per la Regione Marche dalla giuria composta da G.C.Argan, Enrico Crispolti, Renato Guttuso e Palma Bucarelli. Continua nei decenni successivi la sua attività grafica, scultorea e pittorica facendo ritorno a contenuti figurativi con declinazioni simbolico-oniriche.
Augusto Gennari è stato uno sperimentatore di generi, è stato pittore e incisore, ha plasmato la creta, scolpito nel marmo e nella pietra, scavato nel legno, ghermito la forza pulsante che è in ciascuna di queste materie attribuendo a ciascuna di esse un suo codice espressivo.
A partire dagli anni ’60 Gennari ha esercitato un continuo esercizio grafico e pittorico, dapprima dirigendosi su scelte informali, realizzando monotipi, corteggiando i modi di Fautrier, nella dissoluzione della forma, inseguendo nei disegni e nell'uso delle tempere le esperienze di Guidi, Morlotti, Turcato. E poi ancora nelle masse sfatte e sfumate si ritrovano echi di Zoran Music.
A partire dagli anni ’90 i suoi arcani testimoni, i silenziosi traghettatori dal passato al presente, le mute sembianze protettrici dei suoi lari o le infinite varianti delle figure malinconiche e erratiche si materializzano nella traccia fuligginosa dei suoi carboncini o nei pigmenti terrosi con cui disegnava sulle carte povere e di recupero.
Gianfranco Angelucci è stato lo sceneggiatore del film L'intervista (1987) di Federico Fellini, scrittore, giornalista, regista vive tra Pesaro e a Roma. Laureato a Bologna con una tesi sul regista riminese ne è stato amico e collaboratore per oltre vent'anni. Ha pubblicato numerosi libri su Fellini e il suo mondo e ha firmato per la narrativa il romanzo L'amore in corpo, 1994.
Annamaria Bernucci svolge attività di storica e critica d'arte. Ha curato numerose mostre e cataloghi di artisti contemporanei e ha indagato aspetti dell'arte in Romagna tra Ottocento e Novecento. Si è occupata di incisione, disegno e storia urbana. Lavora attualmente ai Musei di Rimini.