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MITO IN FABULA. Cinema Teatro Astra, 29 ottobre ore 21

Tratto dalle Metamorfosi di Ovidio lo spettacolo senza tempo che porta in scena difetti e virtù dell’Essere Umano

L’essere umano guardato con gli occhi del MITO. I difetti e le virtù di una umanità che non cambia col passare del tempo fanno della narrazione classica uno spaccato acuto e sempre contemporaneo.  È questa la cifra di MITO IN FABULA, “un’opera popolare” che attinge a piene mani dalle storie leggendarie appartenenti a quell’articolato e variopinto repertorio che ci è stato consegnato da Ovidio, nelle Metamorfosi. Il compito di ripercorrere le gesta dei grandi e celebri miti è affidato a Enrico Lo Verso, capace di restituire al racconto la sua funzione principale: rendere immortale il pensiero e il valore della classicità.
Enrico Lo Verso, torna sul palcoscenico di Gabicce Mare, dopo il successo dello scorso anno. Lo spettacolo MITO IN FABULA, prodotto da Ergo Sum con il patrocinio del Ministero della Cultura e con il contributo del Comune di Gabicce, andrà in scena sabato 29 ottobre presso il Cinema Teatro Astra, in un adattamento scenico composto da un atto unico, firmato da Nicola Pice e diretto da Alessandra Pizzi.

Sul palco, accanto a Enrico Lo Verso, due musicisti d’eccezione: Francesco Mancarella al pianoforte e Lorenzo Mancarella al clarinetto sostengono il racconto, rievocano dimensioni oniriche e interpretano la favola. A rimarcare la magica atmosfera, le coreografie di danza aerea di Marilena Martina, che scandiscono il tragico volo di Icaro, l’entusiasmante nascita della Primavera, il commovente amore di Callisto, l’ira di Atena e la sorte di Aracne. Omaggio, quest’ultimo, al Salento e ai colori della taranta e della terra del “ri-morso”.
La poesia epica e i versi del passato rimandano a insegnamenti e valori che oggi, a distanza di 2000 anni dalla stesura delle Metamorfosi, si confermano straordinariamente attuali. Se, come diceva Calvino, un classico è un libro che non ha mai smesso di dirci qualcosa, allora nella rilettura del mito classico ritroviamo le matrici per vivere e comprendere il presente.
MITO IN FABULA nasce con l’intendo di avvicinare il pubblico alla lettura e alla classicità, abbattendo quella diffidenza che accompagna certe opere memorabili, ma considerate del passato. La regia, di Alessandra Pizzi, sceglie di “spogliare” il mito della sua austerità e renderlo umano, mortale. Da un immaginario Carro di Tespi scendono i protagonisti della narrazione e restituiscono al mito il suo valore primario, quello di racconto popolare. L’allestimento essenziale conferisce alla narrazione la dimensione ludica e onirica, non priva di spunti e accenni al mondo circense e al sogno felliniano.
l mito è moderno, come diceva Piero Bernardini Marzolla, a proposito dell’opera di Ovidio, ecco dunque che la poesia diventa storia, che il mito diventa contemporaneo, sveste i panni del racconto epico e diventa cronaca. Parla della vita, lascia le gesta di eroi e racconta i fatti vissuti di un reale.
Storie ri-lette con un linguaggio contemporaneo, efficace ed essenziale, riattualizzano il mito, diventano pretesto per raccontare un mondo in cui, nella ricerca del sé, ognuno affonda le radici del proprio vissuto che spesso è collettivo. Ecco che il mito diventa "sociale", crea stereotipi, produce modelli.
Nel rapporto tra divinità e miseria delle azioni sta la dualità dell’uomo moderno e la sua difficoltà a misurarsi con lo “spazio”. Impossibile non trovare nel grande racconto epico tracce evidenti della quotidianità: il mito di Dafne, che si trasforma in albero per sfuggire a chi la pretende in sposa, è il monito su una natura che, oggi più che mai, prova a riprendere i suoi spazi. Nella violenza di cui è vittima Proserpina, ritroviamo i frammenti di un dialogo di genere ancora incompiuto. E nel romantico, se pur fatale, specchiarsi di Narciso per ammirare se stesso, leggiamo il culto dell’immagine della società moderna, che spesso all’essere preferisce l’apparire.

Giovedì 10 dicembre Ergo Sum torna al Cinema Teatro Astra di Gabicce con un’altra fortunata produzione: OMAGGIO A ENRICO CARUSO, spettacolo che vede protagonista Danilo Rea, pianista di fama internazionale che, affiancato dall’attrice Barbara Bovoli, celebra il ricordo del più grande tenore di tutti i tempi attraverso un inedito racconto in chiave jazz della vita di Enrico Caruso.

ENRICO LO VERSO
FRANCESCO MANCARELLA (pianoforte) – LORENZO MANCARELLA (clarinetto) – MARILENA MARTINA (coreografie e danze aeree)
Adattamento e regia Alessandra Pizzi
Traduzioni Nicola Pice

INFO SPETTACOLO 3279097113
BIGLIETTI POSTI NUMERATI
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