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L’ALTRO MARE, installazione fotografica di Gabriele Nastro

Gabicce Mare - Mississippi, dal 12 novembre all’11 dicembre

“Il mare è un mondo altro, differente; radicalmente differente. Questa differenza è una sfida per la conoscenza e per i concetti che usiamo per descriverlo. Dobbiamo accettare fino in fondo questa alterità. Non è riducibile, né ha senso cercare di ridurla. Non possiamo assimilare il mare, pertanto dobbiamo vivere con qualcosa che non possiamo assimilare. Questo ci può anche istruire su altri tentativi di ridurre o addomesticare l'alterità: lo straniero, gli altri esseri viventi, chi la pensa diversamente da noi, la nostra stessa condizione di non immortali che ci appare inaccettabile.”
“Oceano”, Roberto Casati

L’altro mare di Gabriele Nastro è il primo progetto di un’installazione fotografica pensata per il Mississippi, su volontà dell’Amministrazione Comunale di fare vivere alla comunità la nuova identità di contenitore culturale della storica palafitta, che dopo anni di chiusura, ha inaugurato la sua nuova architettura nell’estate 2022.
“L’altro mare” è un racconto per immagini e video di Gabriele Nastro realizzato con la collaborazione della graphic designer Laura D’Amico (ideatrice del city brand Gabicce Maremonte) che insieme a Nastro ha curato l’allestimento.
Gabriele Nastro mette in mostra i suoi scatti e propone un viaggio fisico e reale nei luoghi della sua quotidianità a cui si accompagna sempre il suo viaggio introspettivo, inteso non come isolamento ma come un aprire se stesso al mare. Quel mare che diventa così “uno stato d’animo“ e allo stesso tempo una finestra di visione di un mondo, accompagnando il lettore nelle stagioni che cambiano e che sbiadiscono i colori forti dell’estate nelle tinte più fosche della bruma autunnale e dei mesi invernali.

Perché L’altro mare? E soprattutto “altro” rispetto a cosa? In un territorio turistico che sembra legittimare il mare solo in virtù della sua funzione balneare durante la stagione della vacanza e dell’invasione, l’ “altro mare”, il mare d’inverno, mostra al visitatore la sua natura autentica, la sua maestosa e più vera presenza. E’ un mare altrettanto vivo ed esistente, non sfruttato e conteso, ma liberato e libero da ogni tipo di insediamento. Ed è proprio quando cala il silenzio e il paesaggio resta isolato, che il mare assegna nuovi significati ai luoghi. Da oggetto narrato, il mare diventa soggetto narrante, una voce discreta ma potente che lancia qualche spunto di riflessione su se stessi e sul reale.

Quando il mare si spoglia del senso comune, lì allora ritrova il suo senso. Quell’ “l’altro” da sé è un grande richiamo per il nostro io, perennemente in cerca di calma quiete. Ed ecco il paradosso. Perché per ritrovare un senso di pace interiore, ci rifugiamo nel mare d’inverno, nel momento in cui ci mostra il suo lato più minaccioso, impetuoso e imprevedibile? La ragione sta nel fatto che il mare d’inverno non ha maschere, non si deve mostrare ciò che non è, non inganna, si presenta ai nostri occhi nella sua natura più vera e sincera, spoglia e nuda come le nostre nude fragilità.

Nel suo stargli di fronte riscopriamo un rapporto di ascolto e fiducia che si rinnova. Riusciamo a comprendere meglio la narrazione delle cose che il mare riesce a proiettare in quella dimensione “altra” rispetto a noi, più contemplativa e ricettiva. Ed è così che ogni oggetto che il mare accoglie, pur in solitario abbandono, come un’anonima sedia, un tronco, un palazzo disabitato, un albergo chiuso, poi li ripropone allo spettatore attento, come soggetti dotati di anima, anch’essi alla ricerca di un luogo nel quale ritrovare la loro identità. E’ in questo preciso istante che tali soggetti incrociano lo sguardo intimo fotografico di Gabriele Nastro.

Se il leitmotiv del Mississippi è “il mare non si può dominare se non con lo sguardo” così l’esposizione visiva non ha un percorso tracciato se non quello del guardare che accompagna il visitatore in un viaggio interiore che termina di fronte al mare.

L’inaugurazione è prevista sabato 12 novembre alle ore 9:00 e l’installazione sarà visitabile fino all’11 dicembre nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 10:30 alle ore 18:30, ingresso libero.

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